Ravioli di ricotta e stracchino di bufala con sugo di pomodorini gialli del piennolo e colatura di alici di Cetara
Posto che vai, delizie che trovi… gastronomiche, intendo.
In vacanza, in costiera Amalfitana, ho avuto modo di assaggiare dei ravioli ripieni di ricotta di bufala e conditi con un sugo fatto con pomodorini gialli del piennolo del Vesuvio. Una vera “squisitezza”!!!
Così, al ritorno dalle vacanze, ho appeso al muro il mio piennolo di pomodorini acquistati a Cetara, ho messo in dispensa la colatura di alici, anch’essa di Cetara, e ho cominciato a pensare a come cucinarli, per riproporli alla mia famiglia e agli amici.
Per fare il ripieno non ho trovato ricotta di bufala così ho mescolato ricotta vaccina (500 gr. circa) con stracchino di latte di bufala (500 gr. ), ho aggiunto 1 uovo intero, 3/4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, poco sale di Cervia.
Ho preparato una sfoglia sottile con 450 gr. circa di farina di grano tenero “0” e 5 uova. Ho distribuito il ripieno e formato i ravioli di forma quadrata.
In una padella ho fatto soffriggere qualche cucchiaiata di olio evo e un pezzetto di cipolla tritato. Nel frattempo ho spellato 25/30 pomodorini gialli e li ho messi in padella con pochissimo sale dolce di Cervia. Ho lasciato cuocere a piccolo bollore questo semplice sugo per venti minuti circa, poi ho aggiunto 4/5 cucchiai di colatura di alici di Cetara. Il sale va usato con molta moderazione perché è la colatura a dare sapore al sugo.
Ho cotto in acqua bollente i ravioli per pochi minuti, li ho scolati e conditi con il sugo preparato.
Sono stati sufficienti per 10 persone e qualcuno ha fatto il bis!!!
Riepilogo ingredienti:
per 6 persone
- Ricotta vaccina (circa 250 gr.)
- Stracchino di bufala (circa 250 gr.)
- In alternativa si può usare solo ricotta di bufala)
- 4 Uova (3 per la sfoglia e uno per il ripieno)
- Parmigiano Reggiano grattugiato (1/2 cucchiai)
- Pomodorini gialli – lapillo giallo del Vesuvio (circa 30): la caratteristica di questi pomodorini, che maturano nei terreni assolati dell’area vesuviana, è di avere una buccia molto dura così si conservano, raccolti in grappoli, dall’estate fino ad inverno inoltrato. Questi grappoli (ovvero i piennoli) sono delle vere opere d’arte e sono molto decorativi!
- Colatura di alici (2 o 3 cucchiai): prodotta dall’uomo sin dal tempo dei romani che consumavano il garum, è una salsa liquida di colore ambrato ottenuta con un antico procedimento di lavorazione delle alici nel borgo marinaro di Cetara.
- Farina di grano tenero “0” (circa 300 gr.)
- Olio evo
- Sale dolce di Cervia
- Un pezzetto di cipolla
- NB: io non uso sale né nel ripieno dei ravioli né nel sugo!
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